
Le acque di balneazione europee godono di buona salute. Lo conferma la relazione 2012 dell’Agenzia europea per l’ambiente (European environment agency - Eea) che ha analizzato oltre 22mila siti tra spiagge, laghi e fiumi.
La maggior parte delle acque di balneazione costiere si trova in Italia, Grecia, Francia e Spagna, mentre la maggior parte delle acque di balneazione interne è in Germania e Francia.
I laboratori hanno analizzato la percentuale di alcuni tipi di batteri, tra cui enterococchi intestinali ed Escherichia coli, che possono indicare la presenza di inquinamento, soprattutto da acque reflue o reflui zootecnici.
Il rapporto evidenzia che "Il 77,1% dei siti dispone di un'acqua di eccellente qualità, vale a dire conforme ai più rigorosi valori guida, con un miglioramento di 3,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Circa il 93,1% delle acque di balneazione costiere è stato classificato come "sufficiente" o conforme a valori imperativi meno severi, pari a un incremento dell'1%. Meno del 2% delle acque di balneazione è risultato non conforme".
Eccellenti le acque di Cipro, Croazia, Malta e Grecia con oltre il 90% delle acque rispondenti ai criteri più severi.
Tra i bocciati i Paesi Bassi, la Bulgaria, la Lettonia, il Lussemburgo e il Belgio con pochi siti conformi alla normativa soprattutto per ciò che concerne le acque interne.
L'Italia occupa una discreta posizione in classifica con l'82,3% di spiagge ad alto punteggio, contro il 79,9 della Spagna, il 60,8% della Francia, e una media europea del 77,1%.
Il 91,9% delle acque marine italiane soddisfano gli standard obbligatori fissati dall’Europa, con un aumento del 6,6% rispetto all’anno precedente.
Anche fiumi, laghi e corsi d’acqua risultano tra i più puliti d'Europa.
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