La banca dati delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) contiene un’ampia gamma di informazioni relative all’erogazione dell’assistenza sanitaria nel setting ospedaliero, così come raccolte per mezzo dell’omonimo flusso informativo SDO.

Il carattere routinario del flusso SDO, la notevole maturità e la copertura pressoché totale degli istituti ospedalieri presenti sull’intero territorio nazionale rendono la banca dati SDO uno strumento estremamente potente per il monitoraggio dell’assistenza ospedaliera, dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, per molteplici elaborazioni a supporto dell’attività di Programmazione sanitaria, nonché per l’impiego in ambito clinico-epidemiologico.

In questa sezione, con riferimento alla banca dati SDO è possibile:

Di seguito viene illustrato l'andamento dei dati contenuti nella banca dati SDO per il periodo 2001-2014.

Dimissioni e giornate

La figura seguente mostra l’andamento del volume complessivo di dimissioni e di giornate erogate. Si può osservare dal 2001 al 2006 un andamento sostanzialmente costante, intorno a 13 milioni di dimissioni e poco più di 11 milioni di giornate, mentre a partire dall’anno 2007 si osserva una chiara e costante diminuzione, ottenuta grazie alle politiche di riduzione dell’inappropriatezza dell’ospedalizzazione, e di trasferimento ad altri setting assistenziali. Nel 2014 i valori si attestano su circa 9,5 milioni di dimissioni e poco più di 63 milioni di giornate erogate.

FIGURA 1 - Trend Dimissioni e Giornate erogate

Diagnosi e procedure

La figura seguente mostra l’andamento del numero medio di diagnosi e di procedure compilate nelle schede di dimissione ospedaliera. L’andamento crescente mostra un costante arricchimento delle informazioni cliniche contenute nella scheda di dimissione ospedaliera. Il numero medio di procedure passa da 1,9 nel 2001 a 2,8 nel 2014, mentre il numero medio di diagnosi passa da 2,1 nel 2001 a 2,5 nel 2014.

FIGURA 2 - Trend numero medio di diagnosi e di procedure compilate

Degenza media

Le figure seguenti mostrano l'andamento della degenza media per l'ospedalizzazione in regime ordinario per Acuti, Riabilitazione e Lungodegenza.

FIGURA 3 - Trend degenza media per l’ospedalizzazione in regime ordinario per Acuti

FIGURA 4 - Trend degenza media per Riabilitazione e Lungodegenza

(1) Totale dei ricoveri ospedalieri, incluso Nido

(2) Ricoveri per Acuti in Regime ordinario

(3) Peso relativo DRG ex D.M. 1997 (fino al 2005), Medicare 2002 (2006-2008), d.m.18/12/2008.

Come si può osservare, la degenza media per Acuti si è sempre mantenuta sostanzialmente costante, in un intorno di 6,7 giorni; la degenza media per riabilitazione si è mantenuta stabile intorno a 26 giorni fino al 2006, per poi incrementare fino a poco meno di 28 giorni nel 2009 e poi ridursi nuovamente intorno ai 26 giorni già dal 2012, dove si è assestata nell’ultimo triennio.

Il peso medio dei ricoveri per Acuti in regime ordinario mostra un trend in moderato aumento da 1,14 nel 2001 a 1,26 nel 2005, periodo in cui era in vigore la versione 10 del sistema di classificazione DRG, per poi attestarsi in un intorno di 1,1 nel triennio 2006-2009, in cui è stata adottata la versione DRG 19 (quindi la brusca riduzione tra 2005 e 2006 dipende dal cambiamento del sistema di pesatura e non da una riduzione della complessità della casistica ospedaliera), per poi riprendere un trend di moderato aumento dal valore di 1,07 nel 2009 al valore di 1,16 nel 2014. Anche in questo caso, poiché a partire dal 2009 è stata adottata la versione 24 del sistema di classificazione DRG, la riduzione del peso medio osservata tra 2008 e 2009 è determinata da un cambiamento del sistema di pesatura e non da una riduzione della complessità della casistica ospedaliera. In generale, quindi, si può osservare un graduale ma costante aumento della complessità della casistica ospedaliera, con un miglioramento dell’appropriatezza dell’assistenza erogata.

Copertura istituti

La figura seguente mostra l’andamento della copertura degli istituti negli anni 2001-2014, distintamente per gli istituti pubblici, privati accreditati e privati non accreditati. Partendo da valori intorno al 60% per gli istituti pubblici e accreditati e 40% per i non accreditati nel 2001, la copertura sale rapidamente nei primi anni, arrivando già nel 2004 a poco più di 80% per gli istituti pubblici, circa il 90% per i privati accreditati e circa il 65% per i non accreditati; negli anni successivi, gli istituti pubblici e accreditati mostrano un costante miglioramento, che li colloca stabilmente al di sopra del 95% dal 2011, mentre i privati non accreditati si stabilizzano in un intorno del 60%.

FIGURA 5 - Trend per copertura degli istituti

Errori

La figura seguente mostra la distribuzione del numero di errori per scheda osservato nella banca dati SDO per l’anno 2014.

FIGURA 6 - Trend per distribuzione del numero di errori

si può osservare come il numero di schede senza errori si attesti a poco più di 6,8 milioni, quelle con un solo errore a circa 1,9 milioni, quelle con due errori a 585 mila e quelle con tre errori a 115 mila; il numero massimo di errori per scheda si è attestato a 8, mentre il numero complessivo di schede errate è pari a 2,6 milioni (28%), con un miglioramento di poco meno di sei punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Nella sezione dedicata ai Rapporti annuali sull’attività di ricovero ospedaliero è possibile trovare una approfondita analisi del fenomeno dell’ospedalizzazione in Italia, e sono disponibili numerose distribuzioni ed indicatori già calcolati.


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Data di pubblicazione: 4 dicembre 2008, ultimo aggiornamento 1 settembre 2015

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