La Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione e la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari attuano le procedure operative che forniscono al personale addetto le indicazioni e le regole comuni per la programmazione, la pianificazione, l’esecuzione e la rendicontazione delle attività di audit, coerenti con quanto definito in ambito nazionale dall’Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013.
Il sistema di audit prevede “cicli di audit “ presso ciascuna Regione e Provincia Autonoma, articolati in audit di settore e audit di sistema. Ciascun ciclo è composto generalmente da quattro audit di settore e da un audit di sistema, di norma effettuato a chiusura del ciclo. Gli audit di sistema sono eseguiti a cura dall'ufficio III audit della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, mentre gli audit di settore sono svolti dagli uffici delle competenti Direzioni Generali.
Il personale deputato a svolgere tale attività riceve una specifica formazione in materia di audit, ed è chiamato al mantenimento delle competenze acquisite attraverso l’aggiornamento periodico delle conoscenze.
Le Direzioni Generali definiscono annualmente la programmazione delle attività di audit, tenendo conto delle esigenze operative. Le Regioni ed i settori oggetto di audit vengono individuati considerando i "criteri di rischio", cioè i dati epidemiologici e strutturali, i flussi informativi, i rilievi delle missioni già svolte a livello nazionale e comunitario, le allerte sanitarie, il quadro storico acquisito riguardante la regione o il settore.
L'audit può coinvolgere tutte le strutture del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e in particolare Regione e ASL e può comprendere anche sopralluoghi di natura ispettiva presso gli stabilimenti degli operatori del settore alimentare o mangimistico, per la ricerca delle evidenze necessarie per poter trarre utili conclusioni in merito all'azione delle autorità competenti regionale e locale e dunque all'efficacia del controllo ufficiale.
Le autorità competenti oggetto dell'audit vengono preavvisate in tempi congrui affinché le amministrazioni predispongano la documentazione e le risorse organizzative necessarie per un'efficace conduzione dell'audit sul posto. Il preavviso può essere corredato da questionari per l'acquisizione di informazioni utili ai fini dell'audit, nonché dalla eventuale richiesta di documenti da visionare in anticipo o da valutare nel corso della missione.
Per la conduzione e la rappresentazione dei risultati degli audit sono stati predisposti appositi strumenti operativi (es. check-lists per gli aspetti sistemici e di settore e uno strumento "quali-quantitativo"di valutazione, composto da una serie di "indicatori", che attraverso un appropriato meccanismo di calcolo, consente una lettura standardizzata e comparabile dei risultati ottenuti nel corso degli audit di sistema del 1° ciclo). I rapporti di audit, privi di riferimenti a persone o alle imprese coinvolte, illustrano le principali risultanze, mettendo in luce sia i punti di forza che i punti di debolezza del sistema di controllo o dell'organizzazione auditata.
A chiusura del ciclo di audit per ciascuna Regione o Provincia Autonoma, i rapporti degli audit di sistema, sono pubblicati nella sezione “CICLI DI AUDIT”. Le sintesi delle principali risultanze degli audit di settore (obiettivi della missione, principali punti di forza e criticità del sistema di controllo auditato) sono consultabili nella sezione “ATTIVITA’”.
Tutte le procedure del sistema di audit ministeriale sono incluse nel Piano Nazionale di Controllo Pluriennale (PNCP).